L’analisi sul delitto di Garlasco e la posizione di Andrea Sempio legata all’alibi che trema. Cosa è stato rivelato in tv. Il video.
Si stanno moltiplicando le indiscrezioni legate al delitto di Garlasco e al DNA che sarebbe stato trovato sutto le unghie di Chiara Poggi che riporterebbe ad Andrea Sempio. Eppure, la figura dell’uomo è sotto la lente di ingrandimento anche per un’altra ragione: il suo alibi, ovvero il famoso scontrino di Vigevano. Sull’argomento, però, ci sono tanti interrogativi affrontati anche nel corso della recente puntata di ‘Fawest’, sulle reti Rai, dove si è parlato dello scenario nel caso in cui l’alibi dovesse cadere.

Delitto di Garlasco: la “garanzia” per Sempio
Nel corso della recente puntata di ‘Farwest’ su Rai 3 con Salvo Sottile, si è affrontato il delitto di Garlasco e alcune situazioni legate alle indagini in corso. Nello specifico è intervenuto anche l’avvocato di Alberto Stasi, Antonio De Rensis, che si è espresso pure su Andrea Sempio. Il legale ha sottolineato come il fatto che si stia procedendo a nuove analisi e nuove ricostruzioni possa essere un bene non solo per Stasi ma anche per lo stesso Sempio: “Il fatto che su Garlasco indaghi la sezione omicidio dei carabinieri di Milano per Andrea Sempio è una garanzia“, ha detto De Rensis menzionando l’affidabilità e l’eccellenza di chi ora sta portando avanti il tutto.
Cosa resta a Sempio se cade l’alibi dello scontrino
Allo stesso tempo, la figura di Sempio è stata analizzata anche in relazione all’alibi dello scontrino di Vigevano. In questo senso, nell’ambito del discorso in trasmissione, è intervenuta Rita Cavallaro che ha detto la sua in merito alla possibilità che la questione scontrino “cada” e che quindi non venga più ritenuto credibile l’alibi di Sempio. “Cosa succede se cade l’alibi dello scontrino? Di fatto non resta nulla a Sempio se non le testimonianze dei genitori, perché sono solo il padre e la madre a dare l’alibi per quella mattina (del 13 agosto 2007, data della morte di Chiara Poggi ndr)”.
E ancora: “Sappiamo che anche in quel contesto ci sono delle problematiche, perché come è emerso nel 2017 nell’inchiesta che oggi è sotto i riflettori, per corruzione in atti giudiziari di Venditti, lo stesso padre e il figlio sbagliano versioni tanto che c’è quella frase ‘ne abbiamo cannata una sullo scontrino’. Ma non solo. Venditti chiede a Sempio se si ricorda che il padre fosse in casa quella mattina prima di uscire lui per andare a Vigevano e lui non si ricorda mentre il padre dice ‘sì, ero in casa con lui’. Quindi ci sono tante problematiche anche nell’alibi fornito“, ha aggiunto la Cavallaro.